La festa di Hannukkha, o Festa delle Luci, cade quest'anno dal 23 al 30 dicembre, con accensione della prima luce la sera del 22 dicembre.
La parola "Hannukkha" o "channukkah" significa inaugurazione o consacrazione, perché il 25 di Kislev venne inaugurato il nuovo altare nel Tempio di Gerusalemme, dopo la liberazione della Giudea dall'occupazione Siriana ellenica di Antioco IV Epifane.
I Maccabei dovettero ripulire il Tempio dagli idoli e costruire un nuovo altare perché quello precedente era stato profanato
Il miracolo di Hanukkah, che è narrato nel Talmud, da' origine a questa festa che dura otto giorni, ed è caratterizzata dall'accensione dei lumi di un candelabro a nove braccia chiamato chanukkià, il quale ricorda una Menorah ma ha due nove e non sette braccia
La storia vuole che, dopo la riconquista del Tempio di Gerusalemme devastato in parte dagli ellenici, secondo il rituale la menorà del Tempio doveva essere illuminata permanentemente con olio di oliva puro, ma si trovò olio sufficiente solamente per una giornata. I sacerdoti asmodei prepararono una menorà di ferro e stagno ed accesero comunque i lumi: miracolosamente quel poco olio durò il tempo necessario a produrre l'olio puro, otto giorni, da questo episodio deriva l'usanza di accendere la chanukkià..
Durante questa festa, ogni giorno viene accesa un'ulteriore candela, queste vanno posizionate a partire da destra, ma accese da sinistra verso destra, quella centrale (chiamata Shammash) serve ad accendere le altre e va quindi sempre accesa.
Nel Talmud sono presenti due opinioni: una indica che nel primo giorno si accendano tutte le luci della chanukkiah e ogni giorno se ne accenda una in meno rispetto al precedente; l'altra opinione, quella Halakhica, al contrario, prescrive di accendere solo la prima candela nel primo giorno e aumentare di una candela ogni giorno successivo
Quelli sopra in foro, sono i "dreidel" o "sevivon" , delle trottole, di legno per lo piu', con cui i bambini ebrei giocano ancora oggi in questo periodo dell'anno. Ciascun dreidel presenta sulle facce le lettere dell'alfabeto ebraico Nun (נ), Ghimel (ג), Hei (ה) e Pe (פ): queste sono le iniziali della frase "nes gadol hayà po", "un grande miracolo è avvenuto qui" (glie brei in diaspora sostituiscono la lettera Pe con la Shin (ש), iniziale per sham, lì: così la frase, tradotta, diviene "un grande miracolo è avvenuto lì [in Israele ]").
Durante il periodo dei Maccabei, gli ebrei furono incarcerati per il "crimine" di studiare la Torà. Mentre erano in prigione, questi ebrei si riunivano insieme per giocare il "dreidel o Sevivon (סְבִיבוֹן) - trottola". Con il pretesto di passare il tempo, si impegnavano in verità in discussioni sulla Torà e sfidavano così i nemici dell'ebraismo. Ove sorpresi, dai soldati nemici, essi all'apparenza semplicemente giocavano con le trottole.
Non si sa esattamente quando, ma per questa festa si iniziarono a cucinare le sufganiot, dei Krapfen, cotti nell'olio, cio' a ricordo dell'olio di oliva della Menorah del Tempio di Gerusalemme e del suo miracolo in Chanukkah.
Oggi: Al giorno d'oggi, durante le sere di Chanukkà, si è diffuso l'uso presso numerose comunità in tutto il mondo, di celebrare l'accensione delle candele in maniera pubblica. Numerose persone si ritrovano in una piazza centrale della città dove è stata installata una grande chanukkià.
Il presidente della comunità o il rabbino capo, tengono un breve discorso, recitano la benedizione (beracha) delle candele e inaugurano la festa. I presenti solitamente intonano inni gioiosi ed eseguono tipici balli ebraici.
In ultimo, lascio qui il link ad un interessante articolo del Rav Haim Cipriani "Il vero miracolo di Hannukkha"
Buona festa delle Luci a tutti