martedì 22 settembre 2015

G'mar Chatima Tova 5776









Yom Kippur è la ricorrenza religiosa ebraica che celebra il giorno dell' espiazione. 

Nella Torah viene chiamato Yom haKippurim (Ebraico, "Giorno degli espìanti"). È uno dei cosiddetti Yamim Noraim (Ebraico, letteralmente "Giorni terribili", più propriamente "Giorni di timore reverenziale"). 

Gli Yamim Noraim vanno da Rosh haShana a Yom Kippur, che sono rispettivamente i primi due giorni e l'ultimo giorno dei Dieci Giorni del Pentimento.
Nel calendario ebraico Yom Kippur incomincia al crepuscolo del decimo giorno del mese ebraico di Tishri (che cade tra Settembre e Ottobre del calendario gregoriano), e continua fino alle prime stelle della notte successiva. Può quindi durare 25-26 ore.

Quest'anno Yom Kippur cade il 23 settembre (vigilia il 22)

Kippùr si basa su tre concetti fondamentali: 
esame di coscienza  (cheshbonòt néfesh),
confessione delle nostre colpe (viddùi),

espiazione (kapparà) e perdono (selichà).

Chatima Tovà (buona firma nel Libro della Vita) a tutti!





sabato 19 settembre 2015

Idan Raichel a Milano - manifestazione a sostegno di Israele






Oggi, 19 settembre, al Teatro Elfo Puccini di Milano  ci sarà lo spettacolo del gruppo musicale di Idan Raichel .
Un musicista, anzi dei musicisti, ottimi, di cui ho gran parte dei lavori.
Che accade?  
che i soliti "diversamente intelligenti, diversamente democratici, diversamente amanti della giustizia"  ( a dirla come l'amica Barbara, https://ilblogdibarbara.wordpress.com/2015/09/17/tutti-in-piazza-per-la-liberta-e-per-la-democrazia , in un'espressione che ho amato particolarmente)  si sono mobilitati per  impedire il concerto presso le autorità e boiocttare l'evento presso chi volesse partecipare.

Rilevo che i boicottaggi sono sempre a mio avviso delle castronate assurde, il boicottaggio verso i prodotti israeliani ancor di piu' (ma solitamente il boicottatore medio si limita a non comprare pompelmi mica a non usare piu' pc, cellulare o a curarsi con medicine e apparecchi made in Israel ecc..) e il boicottaggio  verso la cultura è ridicolo prima ancora che assurdo e rivoltante!

E allora stasera , per i fortunati,  buon concerto,  Idan è meraviglioso e vi trascinerà. Per  gli altri .. tutti in piazza per la libertà  a manifestare civilmente e pacificamente la nostra solidarietà e amicizia  a Idan, agli artisti israeliani e a Israele stesso.

   Stop al boicottaggio di Israele!!






domenica 13 settembre 2015

Shanà Tovà, felice 5776!!!


Domani  14 settembre inizia Rosh HaShana, il capodanno ebraico, una delle festività più sacre tra quelle ordinate dalla Torah.
E' la "testa dell'anno", è la festa che segna l'inizio dell'anno ebraico, e cade nel mese di Tishrei, tra il tardo settembre e il primo ottobre, quest'anno cade il 14-15 settembre, vigilia 13 settembre.


Secondo il testo biblico, il primo mese del calendario è quello in cui si celebra Pesach, cioè Nissan (Esodo 12:2), eppure il capodanno si festeggia il primo giorno del mese di Tishrei (in autunno), poichè esso segnava l'inizio dell'anno agricolo, fondamentale nell'antica concezione ciclica del tempo.
Il nome Rosh Hashanah, che significa proprio "capo dell'anno", non compare mai nella Bibbia, dove invece questa festività viene chiamata "festa della raccolta" (Esodo 23:16), e "giorno annunciato dal suono, una santa convocazione" (Levitico 23:24).
E’ chiamata anche Yom teru’ah, “giorno del suono”, Yom ha-din, “giorno del giudizio” e Yom ha-zikkaron, “giorno del ricordo”.

Rosh Hashanah ha un significato collettivo che riguarda tutta l'umanità poichè, secondo i Maestri, in questo giorno ricorre l'anniversario della Creazione del primo uomo, ed è quindi il momento in cui Dio rinnova il Suo sostentamento alla natura segnando un nuovo inizio per tutti. 
Ma il capodanno ha anche un significato che riguarda individualmente ogni essere umano, ed è per questo che nella tradizione è chiamato anche "Yom HaDin", cioè "Giorno del Giudizio".

Infatti, come è spiegato nel Talmud e nei Midrashim, nel giorno di Rosh Hashanah, Dio prende in esame le azioni di ogni uomo e stabilisce il Suo Giudizio, che tuttavia viene decretato definitivamente soltanto dieci giorni dopo, in occasione di Yom Kippur
Per questo, nei dieci giorni che separano queste due festività, gli uomini hanno ancora la possibilità di ravvedersi rimediando ai propri errori e abbandonando le loro trasgressioni per meritare il perdono Divino.


Il capodanno ebraico è quindi la festa della riflessione sulla propria coscienza, del pentimento e della speranza di riuscire a migliorare sè stessi, non per la paura di essere puniti, ma per amore del Creatore, del prossimo e della giustizia.
Per scuotere gli animi dal torpore spirituale viene suonato lo Shofar, uno strumento musicale costituito dal corno di un animale (di solito un montone), il cui suono nell'antico Israele era un segnale di guerra. Lo Shofar viene utilizzato nelle Sinagoghe per annunciare alcune funzioni religiose, in particolare durante Rosh Hashanah e Yom Kippur.


Shanà Tovà a tutti !


venerdì 11 settembre 2015

Kfar Giladi, Tel Hai e Iosif Trumpledor





Attraverso i Kibbutz,specie quelli fondati coraggiosamente e tenacemente dai primi pionieri a inizio del 900, passa un pezzo importante della storia dello Stato di Israele.

Persone animate dall'ideale sionista, spesso stanche di subire pogrom e discriminazioni negli stati europei (ricordiamo il terribile pogrom di Kishniev nella Russia zarista del 1905 e per chi volesse..interessante leggere "Nella città del massacro" di Bialik o l'assurdo affaire Dreyfuss nella civilissima Francia di inizio 900), decidono di trasferirsi nella Palestina ottomana, in terreni incolti, zone aride  e malariche, senza alcuna comodità. Si tratta per lo piu' di terreni comprati da effendi arabi, i quali ben volentieri cedono zone incolte e difficili da coltivare, per un bel gruzzolo.

Nel 1909 viene fondato il primo kibbutz, a Degania e poi altri...tra cui Beit Zera, Kvutzat Kinneret e Kfar Giladi (foto mia qui sopra) e l'insediamento di Tel Hai
Oggi vorrei parlare di Kfar Giladi e di Tel hai, strettamente connessi. Vediamo perchè.

Kfar Giladi è un kibbutz, situato nella Valle di Hula, nel Distretto Nord, in prossimità del confine con il Libano, è  stato fondato  sin dal 1916 da alcuni membri dell'Hashomer sul terreno di proprietà della Jewish Colonization Association
Il gruppo Hashomer (in ebraico : השומר   I Guardiani  scritto anche come HaShomer ) era un'organizzazione ebraica di difesa in Palestina che traeva origine da gruppo Bar- Giora , creato nel mese di aprile 1909 (e poi assorbito nel 1920 nella Haganah)
 Lo scopo di Hashomer era quello di fornire un servizio di guardia per gli insediamenti ebraici in Yishuv , liberando comunità ebraiche dalla dipendenza consolati stranieri e dalle sentinelle arabi per la loro sicurezza .
Era diretto da un comitato di tre giovani uomini  Israel Shochat , Israel Giladi , e Mendel Portugali .


Inizialmente aveva altro nome, ed è stato chiamato solo successivamente Israel Giladi, dal nome di uno dei fondatori appunto, morto ne 1918 a causa della epidemia di influenza spagnola
Poco distante si trovava un alto piccolo insediamento, il kibbutz di Tel Hai.
Intanto a Kfar Giladi era arrivato, nel  1919 Iosif Trumpeldor, giovane militare russo che aveva abbandonato la Russia  seguito dei numerosi pogrom contro gli ebrei e preso dalle idee del movimento di Herzl.

La regione su sui sorgono Tel Hai e Kfar Giladi, protesa all'estremo nord dell'attuale  Israele, era posta sull'incerto confine tra il Mandato britannico della Palestina e il Mandato francese della Siria (il Libano non esisteva) ed era frequente teatro di scontri tra l'esercito francese e gruppi arabi-sciiti, militanti a fianco del  Regno di Siria, nella ribellione contro il mandato francese. 
Al contrario, i rapporti tra gli arabi-sciiti del sud del Libano e gli ebrei, nella zona, erano stati relativamente pacifici: i primi si erano, di solito, mostrati ostili ai soli francesi, mentre i secondi cercavano di mantenersi neutrali tra le due parti, soprattutto nella speranza che nessuna delle due occupasse l'area, affinché essa rimanesse sotto il Mandato britannico della Palestina e divenisse, un giorno, parte del futuro Stato ebraico. Ciononostante, negli ultimi tempi, il rischio di attacchi arabi agli insediamenti ebraici si era notevolmente innalzato anche nella valle di Hula: nel gennaio  1920 due coloni residenti nel piccolo insediamento di Tel Hai  erano rimasti uccisi in un assalto da parte delle milizie arabe. Trumpeldor era al corrente del pericolo e, temendo che ulteriori attacchi potessero colpire nuovamente Tel Hai, nonché gli altri due insediamenti ebraici della zona, Metulla e il kibbutz di Kfar Giladi aveva chiesto, invano, rinforzi da parte del movimento sionista.
Il 1 marzo 1920 gli arabi sciiti provenienti da Jabal Amil, che  sospettavano che alcuni militari francesi si fossero rifugiati a Tel Hai, pretesero che i coloni li facessero entrare per verificare. Gli ebrei non opposero resistenza, sia per le dimensioni numeriche della milizia araba, sia perché effettivamente non erano presenti francesi all'interno di Tel Hai.
La situazione, che sulle prime appariva non ostile, degenerò e  un colono sparò un colpo in aria, per chiedere rinforzi dal vicino kibbutz di Kfar Giladi
Da qui, partì un gruppo di dieci uomini, comandati proprio da Trumpeldor. Giunti a Tel Hai, probabilmente a causa di una serie di malintesi tra i due gruppi armati, ne sorse un diverbio e, di lì a poco, un vero e proprio scontro a fuoco. Gli ebrei, in netta inferiorità numerica, ebbero la peggio e Trumpeldor, insieme a sette compagni, rimasero uccisi.
Trumpeldor fu soccorso da un medico, che tuttavia non riuscì a salvargli la vita. In punto di morte, proferì al medico una frase probabilmente ispirata al dulce et decorum est pro patria mori di Orazio:
(HE)
« אין דברטוב למות בעד ארצינו(Ein davar, tov lamut be'ad arzenu) »
(IT)
« Non preoccuparti, è bello morire per la nostra patria! »
Trumpeldor fu inizialmente sepolto nel cimitero del kibbutz di Kfar Giladi  nel quale fu successivamente ricompresa anche Tel Hai.
Il confronto armato, come detto, portò alla morte di otto sionisti, gli ebrei rimasti si ritirano e il luogo venne dato alle fiamme.
In onore di Trumpeldor, nel 1934 fu eretta a Tel Hai una statua raffigurante un leone ruggente e in quell'occasione la salma fu traslata presso il monumento

Nel 1950, invece, fu fondata nelle vicinanze la città di Kiryat Shmona, il cui nome, che significa "la città degli otto", fu intitolata a Trumpeldor e agli altri sette caduti di Tel Hai.
Ogni anno, nell'anniversario della morte (l'11 del mese di Adar), la sua figura viene commemorata, inoltre il cimitero storico di Tel Aviv porta il suo nome
Dopo  l'attacco arabo su Tel Hai nel 1920, fu temporaneamente abbandonato. Dieci mesi dopo, i coloni tornarono. Diversi edifici sono ancora visibili nel kibbutz e  commemorano le battaglie precedenti sul sito, prima e durante il 1948 guerra arabo-israeliana.
La storia di Kfar Giladi è strettamente connessa a quella di Tel Hai, infatti i due kibbutz (Tel Hai fondato nel 1907 da solo 6 persone) finiscono per confluire
Gli inglesi e i francesi decisero che questa zona della Galilea doveva essere inclusa nella Palestina britannica, e fu cosi possibile un reisediamento a  Tel Hai  nel  1921, anche se non riuscì piu' a divenire una comunità vitale e indipendente e nel 1926 è stato assorbito nel kibbutz di Kfar Giladi.


Tra il 1916 e il 1932, la popolazione era si e no di  40-70 persone. Nel 1932, il kibbutz assorbì 100 nuovi arrivati, soprattutto giovani immigrati. Dal 1922 al 1948, tra 8.000-10.000 immigrati ebrei vennero fatti arrivare piu' o meno legalmente( a causa dei pesanti divieti inglesi) in Palestina attraverso Kibbutz Giladi, Gli immigrati provenivano da Siria, Libano, Turchia, Iraq, Afghanistan e l'Europa orientale.
In un'operazione nota come Mivtzah HaElef, 1.300 bambini ebrei sono stati portati  dalla Siria tra il 1945 e il 1948. Nel kibbutz, i bambini erano vestiti in abiti da lavoro e nascosti nei pollai  e nelle stalle del kibbutz
Il 6 agosto 2006, durante la guerra del Libano 2006, dodici soldati della riserva  IDF  sono stati uccisi dopo essere stati colpito da un razzo Katyusha lanciato da Hezbollah dal sud del Libano. 

foto qui sopra, memoriale degli Hashomer


Oggi il Kibbuzt Kfar Giladi  ha un'economia basata  sull'agricoltura, quattro cave, una fabbrica di occhiali  e un albergo. 

Il kibbutz coltiva mele e avocado, utilizzando volontari per aiutare a raccogliere frutta durante la stagione del raccolto. Altre colture sono litchi, mais, cotone, grano e patate. Il kibbutz alleva anche polli e vacche da latte..

(Tiziana Marengo)