domenica 13 settembre 2015

Shanà Tovà, felice 5776!!!


Domani  14 settembre inizia Rosh HaShana, il capodanno ebraico, una delle festività più sacre tra quelle ordinate dalla Torah.
E' la "testa dell'anno", è la festa che segna l'inizio dell'anno ebraico, e cade nel mese di Tishrei, tra il tardo settembre e il primo ottobre, quest'anno cade il 14-15 settembre, vigilia 13 settembre.


Secondo il testo biblico, il primo mese del calendario è quello in cui si celebra Pesach, cioè Nissan (Esodo 12:2), eppure il capodanno si festeggia il primo giorno del mese di Tishrei (in autunno), poichè esso segnava l'inizio dell'anno agricolo, fondamentale nell'antica concezione ciclica del tempo.
Il nome Rosh Hashanah, che significa proprio "capo dell'anno", non compare mai nella Bibbia, dove invece questa festività viene chiamata "festa della raccolta" (Esodo 23:16), e "giorno annunciato dal suono, una santa convocazione" (Levitico 23:24).
E’ chiamata anche Yom teru’ah, “giorno del suono”, Yom ha-din, “giorno del giudizio” e Yom ha-zikkaron, “giorno del ricordo”.

Rosh Hashanah ha un significato collettivo che riguarda tutta l'umanità poichè, secondo i Maestri, in questo giorno ricorre l'anniversario della Creazione del primo uomo, ed è quindi il momento in cui Dio rinnova il Suo sostentamento alla natura segnando un nuovo inizio per tutti. 
Ma il capodanno ha anche un significato che riguarda individualmente ogni essere umano, ed è per questo che nella tradizione è chiamato anche "Yom HaDin", cioè "Giorno del Giudizio".

Infatti, come è spiegato nel Talmud e nei Midrashim, nel giorno di Rosh Hashanah, Dio prende in esame le azioni di ogni uomo e stabilisce il Suo Giudizio, che tuttavia viene decretato definitivamente soltanto dieci giorni dopo, in occasione di Yom Kippur
Per questo, nei dieci giorni che separano queste due festività, gli uomini hanno ancora la possibilità di ravvedersi rimediando ai propri errori e abbandonando le loro trasgressioni per meritare il perdono Divino.


Il capodanno ebraico è quindi la festa della riflessione sulla propria coscienza, del pentimento e della speranza di riuscire a migliorare sè stessi, non per la paura di essere puniti, ma per amore del Creatore, del prossimo e della giustizia.
Per scuotere gli animi dal torpore spirituale viene suonato lo Shofar, uno strumento musicale costituito dal corno di un animale (di solito un montone), il cui suono nell'antico Israele era un segnale di guerra. Lo Shofar viene utilizzato nelle Sinagoghe per annunciare alcune funzioni religiose, in particolare durante Rosh Hashanah e Yom Kippur.


Shanà Tovà a tutti !


Nessun commento:

Posta un commento