Domani 14 settembre inizia Rosh HaShana, il capodanno ebraico, una delle festività più sacre tra quelle ordinate dalla Torah.
E' la "testa dell'anno", è la festa che segna l'inizio dell'anno ebraico, e cade nel mese di Tishrei, tra il tardo settembre e il primo ottobre, quest'anno cade il 14-15 settembre, vigilia 13 settembre.
Secondo il testo biblico, il primo mese del calendario è quello in cui si
celebra Pesach, cioè Nissan (Esodo 12:2), eppure il capodanno si festeggia il
primo giorno del mese di Tishrei (in autunno), poichè esso segnava l'inizio
dell'anno agricolo, fondamentale nell'antica concezione ciclica del tempo.
Il nome Rosh Hashanah, che significa
proprio "capo dell'anno", non compare mai nella Bibbia, dove invece
questa festività viene chiamata "festa della raccolta" (Esodo 23:16),
e "giorno annunciato dal suono, una santa convocazione" (Levitico
23:24).
E’ chiamata anche Yom teru’ah, “giorno del suono”, Yom ha-din, “giorno del giudizio” e Yom ha-zikkaron, “giorno del ricordo”.
Rosh Hashanah ha un significato
collettivo che riguarda tutta l'umanità poichè, secondo i Maestri, in questo
giorno ricorre l'anniversario della Creazione del primo uomo, ed è quindi il
momento in cui Dio rinnova il Suo sostentamento alla natura segnando un nuovo
inizio per tutti.
Ma il capodanno ha anche un significato che riguarda individualmente ogni
essere umano, ed è per questo che nella tradizione è chiamato anche "Yom
HaDin", cioè "Giorno del Giudizio".
Infatti, come è spiegato nel Talmud e nei Midrashim, nel giorno di Rosh
Hashanah, Dio prende in esame le azioni di ogni uomo e stabilisce il Suo
Giudizio, che tuttavia viene decretato definitivamente soltanto dieci giorni
dopo, in occasione di Yom Kippur.
Per questo, nei dieci giorni che separano
queste due festività, gli uomini hanno ancora la possibilità di ravvedersi
rimediando ai propri errori e abbandonando le loro trasgressioni per meritare
il perdono Divino.
Il capodanno ebraico è quindi la festa
della riflessione sulla propria coscienza, del pentimento e della speranza di
riuscire a migliorare sè stessi, non per la paura di essere puniti, ma per
amore del Creatore, del prossimo e della giustizia.
Per scuotere gli animi dal torpore spirituale viene suonato lo Shofar, uno
strumento musicale costituito dal corno di un animale (di solito un montone),
il cui suono nell'antico Israele era un segnale di guerra. Lo Shofar viene
utilizzato nelle Sinagoghe per annunciare alcune funzioni religiose, in
particolare durante Rosh Hashanah e Yom Kippur.
Shanà Tovà a tutti !
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