Attraverso i Kibbutz,specie quelli fondati
coraggiosamente e tenacemente dai primi pionieri a inizio del 900, passa un
pezzo importante della storia dello Stato di Israele.
Persone animate dall'ideale sionista, spesso
stanche di subire pogrom e discriminazioni negli stati europei (ricordiamo il
terribile pogrom di Kishniev nella Russia zarista del 1905 e per chi volesse..interessante leggere "Nella città del massacro" di Bialik o l'assurdo
affaire Dreyfuss nella civilissima Francia di inizio 900), decidono di trasferirsi
nella Palestina ottomana, in terreni incolti, zone aride e malariche, senza alcuna comodità. Si tratta
per lo piu' di terreni comprati da effendi arabi, i quali ben volentieri cedono
zone incolte e difficili da coltivare, per un bel gruzzolo.
Nel 1909 viene fondato il primo kibbutz,
a Degania e poi altri...tra cui Beit Zera, Kvutzat Kinneret e Kfar Giladi (foto mia qui sopra) e l'insediamento
di Tel Hai
Oggi vorrei parlare di Kfar Giladi e di
Tel hai, strettamente connessi. Vediamo perchè.
Kfar Giladi è un kibbutz, situato nella
Valle di Hula, nel Distretto Nord, in prossimità del confine con il Libano, è stato fondato sin dal 1916 da alcuni membri dell'Hashomer sul
terreno di proprietà della Jewish Colonization
Association
Il gruppo Hashomer (in ebraico : השומר I Guardiani scritto anche come HaShomer ) era
un'organizzazione ebraica di difesa in Palestina che traeva origine da gruppo
Bar- Giora , creato nel mese di aprile 1909 (e poi assorbito nel 1920 nella Haganah)
Lo scopo di Hashomer era quello di fornire un servizio di guardia per gli insediamenti ebraici in Yishuv , liberando comunità ebraiche dalla dipendenza consolati stranieri e dalle sentinelle arabi per la loro sicurezza .
Era diretto da un comitato di tre giovani uomini Israel Shochat , Israel Giladi , e Mendel Portugali .
Inizialmente aveva altro nome, ed
è stato chiamato solo successivamente Israel Giladi, dal nome di uno dei fondatori
appunto, morto ne 1918 a causa della epidemia di influenza spagnola
Poco distante si trovava un alto
piccolo insediamento, il kibbutz di Tel Hai.
Intanto a Kfar Giladi era
arrivato, nel 1919 Iosif Trumpeldor,
giovane militare russo che aveva abbandonato la Russia seguito dei numerosi pogrom contro gli ebrei e
preso dalle idee del movimento di Herzl.
La
regione su sui sorgono Tel Hai e Kfar Giladi, protesa all'estremo nord
dell'attuale Israele, era posta
sull'incerto confine tra il Mandato britannico della Palestina e il Mandato francese della Siria (il Libano non esisteva) ed era frequente
teatro di scontri tra l'esercito francese e gruppi
arabi-sciiti, militanti a fianco del Regno di Siria, nella ribellione contro il mandato francese.
Al
contrario, i rapporti tra gli arabi-sciiti del sud del Libano e gli ebrei,
nella zona, erano stati relativamente pacifici: i primi si erano, di solito,
mostrati ostili ai soli francesi, mentre i secondi cercavano di mantenersi
neutrali tra le due parti, soprattutto nella speranza che nessuna delle
due occupasse l'area, affinché essa rimanesse sotto il Mandato britannico della
Palestina e divenisse, un giorno, parte del futuro Stato ebraico.
Ciononostante, negli ultimi tempi, il rischio di attacchi arabi agli
insediamenti ebraici si era notevolmente innalzato anche nella valle di Hula:
nel gennaio 1920 due coloni
residenti nel piccolo insediamento di Tel Hai erano rimasti
uccisi in un assalto da parte delle milizie arabe. Trumpeldor era al corrente del pericolo e,
temendo che ulteriori attacchi potessero colpire nuovamente Tel Hai, nonché gli
altri due insediamenti ebraici della zona, Metulla e il kibbutz di Kfar Giladi aveva chiesto, invano, rinforzi da parte del
movimento sionista.
Il 1 marzo 1920 gli arabi sciiti provenienti
da Jabal Amil, che sospettavano che alcuni militari francesi si
fossero rifugiati a Tel Hai, pretesero che i coloni li facessero entrare per
verificare. Gli ebrei non opposero resistenza, sia per le dimensioni numeriche
della milizia araba, sia perché effettivamente non erano presenti francesi
all'interno di Tel Hai.
La situazione, che sulle prime
appariva non ostile, degenerò e un
colono sparò un colpo in aria, per chiedere rinforzi dal vicino kibbutz di Kfar
Giladi
Da qui, partì un gruppo di dieci
uomini, comandati proprio da Trumpeldor. Giunti a Tel Hai, probabilmente a
causa di una serie di malintesi tra i due gruppi armati, ne sorse un diverbio
e, di lì a poco, un vero e proprio scontro a fuoco. Gli ebrei, in netta
inferiorità numerica, ebbero la peggio e Trumpeldor, insieme a sette compagni,
rimasero uccisi.
(HE)
« אין דבר, טוב למות בעד ארצינו(Ein davar, tov lamut be'ad arzenu) »
|
(IT)
« Non preoccuparti, è bello morire per la nostra patria! »
|
Trumpeldor fu inizialmente sepolto
nel cimitero del kibbutz di Kfar Giladi nel quale fu successivamente ricompresa anche Tel Hai.
Il confronto armato, come detto, portò alla morte di otto
sionisti, gli ebrei rimasti si ritirano e il luogo venne dato alle fiamme.
In
onore di Trumpeldor, nel 1934 fu eretta a Tel Hai una statua
raffigurante un leone ruggente e
in quell'occasione la salma fu traslata presso il monumento
Nel 1950,
invece, fu fondata nelle vicinanze la città di Kiryat Shmona, il cui nome, che significa
"la città degli otto", fu intitolata a Trumpeldor e agli altri
sette caduti di Tel Hai.
Ogni anno, nell'anniversario della morte (l'11 del mese di Adar),
la sua figura viene commemorata, inoltre il cimitero storico di Tel
Aviv porta il suo nome
Dopo l'attacco arabo su Tel Hai nel 1920, fu temporaneamente
abbandonato. Dieci mesi dopo, i coloni tornarono. Diversi edifici sono
ancora visibili nel kibbutz e commemorano
le battaglie precedenti sul sito, prima e durante il 1948 guerra arabo-israeliana.
La storia di Kfar Giladi è strettamente
connessa a quella di Tel Hai, infatti i due kibbutz (Tel Hai fondato nel 1907
da solo 6 persone) finiscono per confluire
Gli inglesi e i francesi decisero che
questa zona della Galilea doveva essere inclusa nella Palestina britannica, e
fu cosi possibile un reisediamento a Tel
Hai nel 1921, anche se non riuscì piu' a divenire una
comunità vitale e indipendente e nel 1926 è stato assorbito nel kibbutz di Kfar Giladi.
Tra il 1916 e il 1932, la
popolazione era si e no di 40-70 persone. Nel
1932, il kibbutz assorbì 100 nuovi arrivati, soprattutto giovani immigrati. Dal
1922 al 1948, tra 8.000-10.000 immigrati ebrei vennero fatti arrivare piu' o
meno legalmente( a causa dei pesanti divieti inglesi) in Palestina attraverso
Kibbutz Giladi, Gli immigrati provenivano da Siria, Libano, Turchia, Iraq,
Afghanistan e l'Europa orientale.
In un'operazione nota come Mivtzah
HaElef, 1.300 bambini ebrei sono stati portati dalla Siria tra il 1945 e il 1948. Nel
kibbutz, i bambini erano vestiti in abiti da lavoro e nascosti nei pollai e nelle stalle del kibbutz
foto qui sopra, memoriale degli Hashomer
Oggi il
Kibbuzt Kfar Giladi ha un'economia
basata sull'agricoltura, quattro cave, una
fabbrica di occhiali e un albergo.
Il kibbutz coltiva
mele e avocado, utilizzando volontari per aiutare a raccogliere frutta durante
la stagione del raccolto. Altre colture sono litchi, mais, cotone, grano e patate. Il
kibbutz alleva anche polli e vacche da latte..
(Tiziana Marengo)