martedì 10 novembre 2015

Rinasce a Cuneo la Biblioteca Barbamadiu



Alberto Cavaglion, storico e insegnante cuneese, per onorare la memoria del fratello Davide, prematuramente scomparso lo scorso anno, ha deciso di portare avanti e realizzare una splendida e importante iniziativa, raccogliendo  libri  documenti e materiali sugli ebrei piemontesi, per creare, anzi ricreare, una biblioteca della comunità ebraica di Cuneo.


L'ultimo grande collezionista di testi ebraici, a Cuneo, fu Amadio Momigliano (1844-1924), mercante di granaglie, che trasformò la sua casa in una yeshiva
" Non ebbe figli, ma amministrò da patriarca una famiglia allargata di fratelli, nipoti, tra cui Riccardo e Ilda, genitori di Arnaldo Momigliano, deportati da Nizza nel 1943. Buone ragioni per meritarsi, secondo le consuetudini del luogo, la incisione, sul suo nome, del titolo onorifico di “zio”: Barbamadiu (la –u finale è d’obbligo, come ciau invece di ciao)" (Alberto Cavaglion, da Pagine Ebraiche novembre 2015)

Egli raccolse una immensa biblioteca andata dispersa durante la seconda guerra mondiale, che ora Alberto Cavaglion intende far rifiorire e chiarisce "Poche settimane prima di ammalarsi, mio fratello Davide mi chiese di accompagnarlo in visita al Sindaco, che raccoglieva idee per rivitalizzare la cultura cittadina. Proposi di far rinascere nei locali adiacenti alla Sinagoga, da poco restaurati, la Biblioteca di Barbamadiu. Ora che mio fratello non c’è più, desidero onorare l’impegno donando in sua memoria la parte della mia biblioteca dedicata alla storia degli ebrei in Piemonte, opere riguardanti la civiltà di “Argon”, del rito Appam, di Rita Levi Montalcini, di Benvenuto Terracini, di Vittorio Dan Segre, di Vittorio Foa e di tanti altri personaggi della scienza e delle arti. La biblioteca entrerà presto nel sistema bibliotecario cittadino. I libri, soleva ripetere Formiggini, sono come le sementi in una piramide egiziaca. Possono fruttificare millenni dopo. La furia della guerra ha distrutto quella prestigiosa biblioteca, l’amore per la propria terra che mio fratello ha dimostrato nella sua breve vita contribuirà a farli circolare di nuovo. La civiltà di Argon, immortalata nel racconto di Primo Levi, ha ammiratori in tutto il mondo. Troverò facilmente chi vorrà darmi una mano ..  ..
Cercherò di offrire libro dopo libro, documenti e materiali intorno alla civiltà ebraico-piemontese nelle sue diverse forme, artistiche, letterarie, musicali, etico-filosofiche" (Alberto Cavaglion su Pagine Ebraiche n.11 nov. 2015)

In Piemonte il termine "scola" va ben oltre il significato di luogo di culto, ma rinvia ad un significato piu' ampio, di luogo di incontro.  "La sinagoga, con orgogliosa modestia veniva detta semplicemente scola, il luogo dove si impara e si è educati " (Primo Levi)

Continua Alberto Cavaglion " intendo allineare negli stessi scaffali le opere di Arnaldo e Attilio Momigliano, Piero Treves, Arturo C. Jemolo, Rinaldo De Benedetti, Rita Levi Montalcini, Benvenuto Terracini, Vittorio Dan Segre, Vittorio Foà e tanti altri personaggi del mondo della scienza e delle arti.  La scola di Cuneo  ospiterà una Biblioteca in memoria di Davide Cavaglion (1964-2014). L'obiettivo è quello di riavvicinare il dentro al fuori, il ghetto alla libertà, la clausura forzata in Contrada Mondovì [dove è la Sinagoga di Cuneo] e l'itinerario stretto, via Chiusa Pesio, che conduce verso l'uguaglianza. Fuor di metafora rendere omaggio al principio sancito dal grande storico Arnaldo Momigliano per la lapide dettata per la sua tomba al cimitero di Cuneo secondo cui il libero pensiero senza dogma e senza odio va di pari passo con  l'affetto filiale per la tradizione dei Padri"


Giovedi 12 novembre alle 16,30 presso la Sinagoga di Cuneo ci sarà l'inaugurazione della Biblioteca  e centro studi sugli ebrei in Piemonte

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