martedì 3 marzo 2015

Festività ebraiche : Purim



La festività di Purim viene osservata ogni anno nel 14 giorno del mese ebraico di Adar, nel calendario gregoriuano, quest'anno, dal tramonto del 4 marzo al crepuscolo del 5 marzo . 
Purim  ricorda la miracolosa salvezza del popolo ebraico che si trovava alla mercé del malvagio Haman, in Persia.
La storia di Purim.
Con la distruzione del primo Tempio e l'estinzione del Regno di Giuda, il popolo ebraico fu mandato in esilio in Babilonia. 
Poco dopo, i Persiani conquistarono la Babilonia ed i paesi circostanti concedendo una certa autonomia ai loro sudditi ebrei fino al punto che Ciro, re di Persia, permise che gli Ebrei tornassero in patria, ricostruissero il Tempio e le città, e ristabilissero la loro vita nazionale e religiosa.
Nel corso di questi anni, Assuero (Achashveròsh) ascese al potere e regnò su 127 province, proibendo la continuazione della costruzione del Tempio.
Com'è riportato nella Meghillat Estèr, il suo primo ministro Hamàn decise di sterminare tutti gli ebrei residenti all'interno di queste province. Hamàn tirò a sorte il mese ed il giorno nei quali avrebbe realizzato le sue malvagie intenzioni. Da qui il nome di Purìm, che significa "le sorti". 
La sorte indicò il mese di Adàr e il suo 13° giorno.
Un'ebrea, Estèr, fu scelta tra le più belle del regno per prendere il posto della regina Vashtì, giustiziata per aver rifiutato di presentarsi al cospetto del re nel corso del fastoso banchetto da lui organizzato. Mordechài, parente di Estèr nonché capo del Sinedrio (sanhedrìn - la Corte Suprema ebraica), godeva anch'esso di un'alta posizione al servizio del re.
Consigliata ed istruita da lui, Estèr intercesse in favore del popolo e denunciò il piano di Hamàn al re. 
In un eccesso di collera, questi ordinò che Hamàn fosse impiccato e permise agli ebrei di difendersi contro chi ne aveva voluto la distruzione. 
Il 14 di Adàr (il giorno seguente la data fissata da Hamàn), fu quindi scelto dai saggi come data di celebrazione per la Festa di Purìm."

Come si celebra
Il giorno precedente Purim si fa digiuno, per ricordare  quello analogo fatto da Ester e Mardocheo quando il perfido Amàn,  tramò per liberarsi degli ebrei, cercando di convincere il medesimo Assuero ad ucciderli tutti.
 Il digiuno viene quindi chiamato Digiuno di Ester e dura dall'alba a dopo il tramonto, pochi minuti dopo lo spuntare di un gruppo di almeno tre stelle non "abitualmente" visibili.
Durante lo Shabbat precedente Purim, si legge, oltre alla parasha della settimana, anche il brano del Deuteronomio (25;17-19) in cui si racconta dell'attacco subito dagli ebrei in fuga dall' Egitto da parte del popolo degli Amaleciti, "gente" del malvagio Amàn. Le letture richiamano l'evento di Amàn e degli Amaleciti. 
Il 13 di Adar si digiuna, come detto,  ma se questa data dovesse coincidere con lo shabbat, il digiuno viene anticipato al giovedì precedente (11 di Adar).

La sera di Purim si usa fare Tzedakà ( carità..atti di giustizia verso i bisognosi) .
La meghillàt di Ester deve essere letta sia la sera del 13 che la mattina del 14 di Adar ed è mitzvah (precetto) sia per i bambini che per le donne. La meghillàt deve essere letta dal rotolo in pergamena, anche su "testi", per adempiere alla mitzvah.
Durante la lettura, è d'uso fare molto rumore ogni qualvolta viene pronunciato il nome di Amàn.
Purim è una festa gioiosa, i bambini a volte si travestono, si ride e si scherza perchè ci si rallegra per lo scampato pericolo e con la gioia si esprime fiducia nel Signore 
In occasione di questa festa si usa donare agli amici un pacchetto di dolci, chiamato mishloach manot: si fa questo dono per assicurarsi che coloro che amiamo abbiano abbastanza cibo per festeggiare e per condividere la gioia con le persone che ci sono vicine.

Dolci tipici le "orecchie di Aman" ..

Ricetta  (tratta da www.labna.it)
  • 2 uova
  • 1 bicchiere di zucchero
  • 1/2 bicchiere di olio d’oliva leggero (o un quarto olio d’oliva e un quarto olio di semi)
  • 1/2 bustina di lievito
  • 2 bicchieri e 1/2 di farina
  • marmellate, a piacere
Mescolate tutti gli ingredienti in una ciotola e impastateli bene, dapprima con l’aiuto di un leccapentola o di un cucchiaio di legno, poi a mano, fino ad ottenere un bell’impasto sodo e compatto, che non si attacchi alle mani.
Fate riposare l’impasto così ottenuto, coperto con uno strofinaccio, per mezz’oretta, poi stendetelo sul piano di lavoro ben infarinato allo spessore di circa mezzo centimetro (se riuscite anche più sottile, ma poi l’operazione si complica).
Col l’aiuto di un coppapasta tagliate dei cerchi di impasto della misura che preferite, disponete al centro dei cerchi una piccola quantità di marmellata e poi chiudete i cerchi a triangolo, sovrapponendo le alette e premendo leggermente per sigillare il tutto.
Disponete le “orecchie” così ottenute su un foglio di carta da forno e infornate a 150 gradi per una decina di minuti, sorvegliando attentamente la cottura perchè a seconda del forno la temperatura può variare ed è facilissimo bruciare i biscotti.
Sfornate le orecchie di Aman e fatele raffreddare all’aria aperta.

Ps. vengono buoni anche senza uova..li feci in versione vegana la scorso anno ottenendo gran successo presso un pubblico molto difficile:mio figlio ^_^

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