martedì 27 maggio 2014

I terribili attentati di Bruxelles e Parigi. La voce del Presidente della Federazione Italia-Israele


Ricevo e volentieri diffondo e faccio mie le parole del  Presidente nazionale dell'Associazione Italia - Israele, dott. Carlo Benigni, in merito ai terribili attentati  del 24 maggio scorso a Bruxelles e a Parigi.


L'antisionismo ha fornito il terreno di coltura per la ripresa dell'antisemitismo in Europa. Le responsabilità dell'Unione Europea nello scenario del Medio Oriente.
 
L'attentato di Bruxelles desta orrore ed è un ulteriore segnale della ripresa dell'antisemitismo in Europa. Anche gli attentati di Parigi ne sono conferma. Esprimiamo la più ferma condanna nei confronti del terrorismo e la nostra vicinanza alle famiglie delle vittime.
L'antisemitismo, di per sé impresentabile, ma risorgente, trova il suo terreno di coltura nell'antisionismo, pregiudizialmente ostile ad Israele. Secondo una lettura distorta della realtà storica passata e presente, le vittime di ieri, gli ebrei, sarebbero i carnefici di oggi, ai danni dei palestinesi. Ne deriva l'invito al boicottaggio di Israele, sul piano politico, commerciale, culturale. Una volta di più ribadiamo con forza che Israele è l'unica democrazia nel Medio Oriente, all'avanguardia nel rispetto del pluralismo, dei diritti civili, della libertà religiosa, e sotto costante minaccia di distruzione da parte dell'integralismo islamico, di Hamas, dell'Iran.
L'Unione Europea non può continuare ad attestarsi su posizioni di equidistanza tra un Paese che vuole vivere in pace, senza minacciare i vicini, e quanti lo vogliono distruggere. Ci auguriamo che nella nuova legislatura le istituzioni europee, dal Parlamento alla Commissione, sappiano assumere iniziative proattive sullo scenario del Medio Oriente, opponendosi al boicottaggio contro Israele. E' noto che molti finanziamenti della UE all'Autorità palestinese, al regime di Gaza, a varie Ong sono utilizzati non per scopi assistenziali o educativi, ma per la lotta contro lo Stato ebraico: si pensi ai libri di testo che educano i bambini all'odio e alla violenza, con carte geografiche da cui Israele è cancellata. Precondizione per ogni finanziamento europeo deve essere l'esplicito riconoscimento del diritto all'esistenza dello Stato di Israele, ed occorre introdurre un controllo rigoroso sulla effettiva utilizzazione dei fondi da parte di classi dirigenti spesso corrotte.
Oggi gli ebrei belgi e francesi non si sentono più sicuri in patria, e sempre più numerosi emigrano in Israele.
Si è superato il livello di guardia, le parole non bastano più. E' necessario rendere immediatamente operativa una strategia organica e coordinata di prevenzione e di repressione dell'antisemitismo, in tutte le sue forme, da parte degli Stati nazionali e della UE.

25 maggio 2014

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