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Yom Ha-'Atzmaut è il giorno della proclamazione dello Stato d’Israele, cade il 5 di Iyar, giorno della proclamazione dello Stato di Israele nell'anno ebraico 5708, corrispondente al 14 maggio 1948
La celebrazione cade, quest'anno (5775) giovedi 23 aprile (vigilia 22 aprile 2015).
Il giorno
dell'Indipendenza, festa nazionale israeliana, si commemora quindi la
Dichiarazione di Indipendenza di Israele e la fine del Mandato Britannico, ed è
l'unica festività piena del calendario decretata per legge che non provenga da
una tradizione millenaria.
Il testo
della Dichiarazione :
“Quindi
noi, membri del Consiglio del Popolo, rappresentanti della Comunità Ebraica in
Eretz Israel e del Movimento Sionista, siamo qui riuniti nel giorno della fine
del Mandato Britannico su Eretz Israel e, in virtù del nostro diritto naturale
e storico e della risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite,
dichiariamo la fondazione di uno Stato ebraico in Eretz Israel, che avrà il
nome di Stato d'Israele.
Decidiamo
che, con effetto dal momento della fine del Mandato, stanotte, giorno di sabato
6 di Iyar 5708, 15 maggio 1948, fino a quando saranno regolarmente stabilite le
autorità dello Stato elette secondo la Costituzione che sarà adottata
dall'Assemblea costituente eletta non più tardi del 1 ottobre 1948, il
Consiglio del Popolo opererà come provvisorio Consiglio di Stato, e il suo
organo esecutivo, l'Amministrazione del Popolo, sarà il Governo provvisorio
dello Stato ebraico che sarà chiamato Israele.
Lo Stato
d'Israele sarà aperto per l'immigrazione ebraica e per la riunione degli esuli,
incrementerà lo sviluppo del paese per il bene di tutti i suoi abitanti, sarà
fondato sulla libertà, sulla giustizia e sulla pace come predetto dai profeti
d'Israele, assicurerà completa uguaglianza di diritti sociali e politici a
tutti i suoi abitanti senza distinzione di religione, razza o sesso, garantirà
libertà di religione,
di coscienza, di lingua, di istruzione e di cultura, preserverà i luoghi santi
di tutte le religioni e sarà fedele ai principi della Carta delle Nazioni
Unite. Lo Stato d'Israele sarà pronto a collaborare con le agenzie e le
rappresentanze delle Nazioni Unite per l'applicazione della risoluzione
dell'Assemblea Generale del 29 novembre 1947 e compirà passi per realizzare
l'unità economica di tutte le parti di Eretz Israel.
Facciamo
appello alle Nazioni Unite affinché assistano il popolo ebraico nella
costruzione del suo Stato e accolgano lo Stato ebraico nella famiglia delle
nazioni. Facciamo appello - nel mezzo dell'attacco che ci viene sferrato contro
da mesi - ai cittadini arabi dello Stato di Israele affinché mantengano la pace
e partecipino alla costruzione dello Stato sulla base della piena e uguale
cittadinanza e della rappresentanza appropriata in tutte le sue istituzioni
provvisorie e permanenti.
Tendiamo
una mano di pace e di buon vicinato a tutti gli Stati vicini e ai loro popoli,
e facciamo loro appello affinché stabiliscano legami di collaborazione e di
aiuto reciproco col sovrano popolo ebraico stabilito nella sua terra. Lo Stato
d'Israele è pronto a compiere la sua parte in uno sforzo comune per il
progresso del Medio Oriente intero.
Facciamo
appello al popolo ebraico dovunque nella Diaspora affinché si raccolga intorno
alla comunità ebraica di Eretz Israel e la sostenga nello sforzo
dell'immigrazione e della costruzione e la assista nella grande impresa per la
realizzazione dell'antica aspirazione: la redenzione di Israele.
Confidando
nell'Onnipotente, noi firmiamo questa Dichiarazione in questa sessione del
Consiglio di Stato provvisorio, sul suolo della patria, nella città di Tel
Aviv, oggi, vigilia di sabato 5 Iyar 5708, 14 maggio 1948. “
La
Dichiarazione in originale è visibile alla Indipendence Hall di Tel Aviv.
Otto ore
dopo la dichiarazione di indipendenza, quindi con uno Stato neonato e spaesato,
gli eserciti di Egitto, Iraq, Libano, Siria, Transgiordania, Yemen e Arabia
Saudita invasero il territorio legale di Israele. Alla vigilia dell’invasione
panaraba, ‘Abd al-Rahman Azzam Pascià, segretario generale della Lega araba,
dichiarò che si sarebbe trattato di una guerra di sterminio, di un terribile
massacro, paragonabile alle stragi mongole e alle Crociate. E una settimana
prima dell’invasione, incontrando ad Amman un rappresentante britannico, Azzam
Pascià aveva affermato: "Non importa quanti siano gli ebrei. Li
ributteremo a mare" (Shlaim, 1988, p.227).
Fu così
l’inizio della prima guerra arabo-israeliana, per Israele una vera e propria
guerra d’indipendenza: "agli arabi di Palestina premeva di più non avere
uno Stato ebraico che averne uno arabo-palestinese" (A. De Rosa, 1989,
p.335)
L'inno
nazionale dello
Stato di Israele è "Ha-Tikva" (La Speranza), scritto da
Naftali Herz Imber (1856/1909), sionista e poeta ebreo di origine galiziana,
sulla melodia di una canzona popolare europea ripresa dal compositore ceco
Smetana Bedrich nel suo poema sinfonico "Mà vlast", "La mia patria".
Nel 1933, Ha-Tikva" venne scelta come inno del Movimento Sionista e, dopo
la fondazione dello Stato di Israele, mantenuta come inno nazionale, ma
riconosciuta ufficialmente dallo Knesset solo nel 2004.http://www.youtube.com/watch?v=NjfFpFW9OdA
Yom Ha'atzmaut è sempre preceduta da Yom Hazikaron, il Memorial
Day in cui, come abbiamo detto un giorno fa, Israele piange e ricorda i soldati caduti nelle
guerre e le vittime del terrorismo.
Yom Ha’atzmaut è un importante momento di
transizione, dalla tristezza del Giorno del Ricordo, Yom HaZikaron, all’inebriante
felicità e spensieratezza di questa festa nazionale che è tra le più importanti
del calendario ebraico, celebrata non solo in Israele, ma anche in tutte le
comunità ebraiche del mondo
Ed è un forte messaggio quello
di collegare questi due giorni: Israele deve la sua indipendenza, la sua stessa
esistenza ai soldati che hanno sacrificato la loro vita.
Israele non intende dimenticarli. Mai. E pertanto prima della
gioia per la nascita dello Stato, Israele si raccoglie e si veste a lutto per i
suoi caduti
Il
presidente di Israele tiene generalmente un discorso di congratulazioni, e i soldati
che rappresentano l'esercito, marina e aviazione sfilano con le loro bandiere.
La cerimonia nazionale si svolge appunto al Monte Herzl, il cimitero
militare, davanti al sepolcro di Teodoro Herzl.
Ogni anno la cerimonia affronta una tematica, quest’anno il tema sarà: “La Donna – traguardi e sfide”.
Ogni anno la sfilata è seguita dalla cerimonia dell'illuminazione di 12 torce (hadlakat masuot) che che simboleggiano le
12 tribù di Israele,
La cerimonia include soldati che marciano con le bandiere e
che realizzeranno diverse figure, centinaia di ballerini e ovviamente fuochi
d’artificio.
In questi giorni, particolarmente in questi giorni, Israele si tinge di bianco e azzurro.. ogni auto, ogni balcone, ogni parete ha una bandiera esposta.
Buon 67esimo Compleanno Israele!!!
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