lunedì 18 gennaio 2016

In ricordo di Dafne Meir



Dafne  Meir era una giovane donna di 38 anni e madre di 6 figli,tra i 4 e i 17 anni,  viveva con il marito Natan, a Otniel, vicino a Hebron, città dove si respirano storia e vita ebraica essendo la città dei Patriarchi e delle Matriarche, città antica almeno di 2000 anni (nella foto sopra la Tomba dei Patriarchi).
Dafne ieri sera è stata assassinata dentro la sua casa, alla presenza dei figli , per mano di un terrorista palestinese che ha vibrato diversi fendenti alla parte superiore del corpo della sventurata vittima, con odio, con ferocia. Da settembre ad oggi è la 28esima vittima del terrorismo palestinese “mordi e fuggi” come lo definisco io. Attacca uccidi fuggi..  
 L'indagine della polizia ha rivelato che i bambini della vittima, di Dafne, erano presenti solo all'interno della casa.
Le forze di sicurezza hanno cominciato a cercare immediatamente l'aggressore armato di coltello, che è fuggito subito dopo l'attacco in direzione di città palestinese, dove certamente verrà aiutato a nascondersi e magari il suo gesto esaltato, lodato come esempio da seguire.
 La polizia ha detto di non conoscere sinora l'identità del terrorista, ma che potrebbe aver lavorato come operaio nella zona.  
Yochai Damari ha detto che una delle figlie di Dafne ha assistito all'omicidio e ha visto il killer fuggire. Ha aggiunto che altri due bambini erano all'interno della casa e hanno dovuto assistere agli ultimi momenti della madre ferita a morte.
 Secondo  la figlia maggiore, il terrorista sarebbe fuggito perché non riusciva a togliere il coltello dal corpo della donna uccisa, altrimenti è probabile che avrebbe fatto del male anche ai bambini
 "E 'stato uno spettacolo terribile", ha detto Noam Bar, un paramedico della Magen David Adom (MDA) arrivato sulla scena. "Abbiamo visto una donna, di circa 40 anni, priva di sensi, non respirava e non dava segni di vita. Aveva coltellate nella parte superiore del corpo, abbiamo effettuato prolungati tentativi di rianimazione, ma sono stati costretti alla fine a dichiarare la morte."  

 A metà novembre 2015, il rabbino Yaakov Litman e suo figlio Netanel furono assassinati in un attentato terroristico nei pressi di Otniel, con diversi altri membri della famiglia in macchina con loro che restarono feriti.

Ma il terrorismo palestinese non si ferma e oggi, in Cisgiordania, un ragazzo di 15 anni armato di coltello si è lanciato su una giovane donna ebrea, incinta, ferendola in modo molto grave.
L’attentatore è stato neutralizzato, e portato immediatamente all’Hadassah Medical  Center di Gerusalemme.

Sulle pagine dei quotidiani italiani e nelle notizie dei tg, questi fatti passano inosservati, Israele è sotto attentati terroristici da mesi, ma poche voci si levano a condannare questi fatti, i mass media -e l’opinione pubblica dietro- non danno il giusto peso agli attacchi palestinesi nei confronti della popolazione ebraica di Israele.
 Ingiustamente, perché è lo stesso terrorismo che colpisce l’Europa e l’Africa. 
Il terrorismo non ha mai giustificazioni, e il riportare solo certi fatti terrorismo e non altri, è tipico di un giornalismo fazioso.

Le piu’ sentite condoglianze alla famiglia della cara Dafne, a suo marito, ai suoi figli, con l’augurio che Israele trovi l’assassino, lo processi e venga condannato al carcere che merita.

Nessun commento:

Posta un commento