mercoledì 26 marzo 2014
Bezalel Academy of Art and Design (Gerusalemme)
Allora il Signore disse a Mosè: Ecco, io ho scelto Bezalel figlio di Uri, figlio di Cur, della tribù di
Giuda, e l'ho riempito dello spirito di Dio, con sapienza, con intelligenza, con la conoscenza e con
ogni genere di lavoro - per fare i disegni artistici per lavori in oro, argento e bronzo, per tagliare e
fissare le pietre, di lavorare in legno, e di impegnarsi in tutti i tipi di artigianato ". (Esodo 31, 1-5).
La "Scuola Bezalel di Arti e Mestieri" è stata fondata nel 1906 dall’ artista Boris Schatz e da allora
si è evoluta sino a divenire una delle scuole d'arte più prestigiose del mondo.
L’università deve il suo nome dal personaggio biblico Bezalel, figlio di Uri che è stato nominato da
Mosè per sorvegliare la progettazione e la costruzione del Tabernacolo (Esodo 35:30)
Il nome Bezalel è sinonimo da oltre 100 anni di arte israeliana, l'innovazione e l'eccellenza
accademica.
La forza di Bezalel deriva dalle numerose scoperte e innovazioni di cui è stata responsabile e per la
sua capacità di rispondere e adattarsi ai cambiamenti culturali. Ed è orgogliosa delle sue numerose
generazioni di laureati - la punta di diamante degli artisti israeliani, designer e architetti, in Israele e
in tutto il mondo
La Bezalel Academy of Arts and Design è, prima di tutto, un gruppo di talento, artisti ispirati e
motivati e professionisti. Sia il corpo docente che gli studenti sono guidati da una passione per la
creazione e per la loro dedizione alla qualità e l'eccellenza. Questi due pilastri della Accademia
hanno posto Bezalel all'epicentro di Israele, nel discorso culturale e all'avanguardia della sua scena
artistica, che lo rende fondamentale nel plasmare l'identità culturale del paese.
Bezalel ha oltre 2000 studenti che studiano nei seguenti dipartimenti: Belle Arti, schermo in base
Arti, Architettura, Ceramica e Vetro design, industrial design, gioielli e moda design, fotografia
e comunicazione visiva. Inoltre, Bezalel offre lauree nei settori delle Belle Arti, Urban design,
progettazione e la politica industriale e Teoria delle Arti. Ogni reparto conserva le tradizionali
conoscenze, strumenti, materiali e laboratori raccolti nel corso di molti decenni, durante l'utilizzo di
software di state-of-the-art e avanguardia delle tecnologie. Bezalel prepara i suoi studenti per una
vita di successo e di eccellenza. Gli studenti ricevono una formazione pratica di altissimo livello,
insieme ad un ampio fondamento intellettuale su temi come la storia, la letteratura e la filosofia,
studi sociali ed in fondamenti del pensiero scientifico e tecnologico.
Attraverso, corsi interdipartimentali e interdisciplinari 'Basics' e la possibilità di iscriversi a corsi di
tutti i servizi di Bezalel, gli studenti sono introdotti ulteriori campi, al di fuori del loro settore di
specializzazione, arricchendo così la loro comprensione artistica
L’Accademia Bezalel di Arti e Design ha celebrato nel 2006, il suo 100° anniversario. Oggi,
l’edificio è situato sul Monte Scopus a Gerusalemme e conta tra i suoi iscritti 2.500 studenti. La
facoltà di architettura è nel centro di Gerusalemme, nel palazzo storico Bezalel.
Nel 2011 si è tenuta la mostra degli studenti della Bezalel presso il Salone del Mobile, ed è stata
ritenuta come un “vivace runner-up” e una delle migliori esposizioni.
La Bezalel Academy of Art and Design di Gerusalemme, la principale accademia israeliana di arte e
design avrà nei prossimi anni un nuovo campus . Il progetto porta la firma dello studio
giapponese SANAA e vede la collaborazione dello studio israeliano Nir-Kutz Architects,
selezionato in una competizione internazionale. L’edificio di 400.000 metri quadrati, previsto per il
2017, ospiterà aule, studi, uffici, due auditorium, uno spazio operativo e vari laboratori, in
modo da rompere la tradizionale separazione degli otto dipartimenti dell’accademia e consentendo
un coinvolgimento sociale e culturale più attivo nella vita della città.
Il sito del nuovo campus, situato nel quartiere russo tra la Cattedrale della Santissima Trinità e il
Museo delle Prigioni Sotterranee, è stato scelto per la sua pozione unica come punto di incontro
multi-culturale. Questo permetterà all’accademia di essere parte del tessuto sociale urbano
e svecchiare la zona del centro, portando i giovani studenti e lo spirito dell’arte sulle sue strade.
E' stato proposto e pensato un edificio centrale composto da una serie di lastre orizzontali impilate
una sopra l’altra, rispettando la morfologia del territorio. All’esterno, le lastre collegate
formano una serie di terrazze con vista sulla città. All’interno, gli architetti hanno creato invece
una serie di spazi multi-livello, dove gli studenti e gli insegnanti possono incontrarsi e studiare,
un’impronta che riflette l’approccio interdisciplinare della Bezalel Academy.
L’ideatore dell’Accademia: Boris Schatz
Nato da una famiglia religiosa in Lituania , Boris Schatz viene inviato a Vilna a studiare in un yeshivah., ma ben presto lascia l’istruzione religiosa e nel 1889 lo troviamo a Parigi dove si forma come scultore e pittore in stile accademico tradizionale.
La capitale francese, è in quagli anni il centro mondiale dell’arte, con i suoi Salons affollatissimi, in cui vengono esposte opere di arte accademica, non ancora messa del tutto in crisi dai venti dell’impressionismo. E di quell’arte tradizionale Schatz diviene un tipico esponente, con ritratti, anche in stile orientaleggiante, in cui appaiono uomini in turbante e donne in lunghe tuniche tutti con carnagione scura, oppure paesaggi con la Senna o foreste della banlieu.
Mentre si trova appunto nell’illuminata Parigi, scoppia lo scandalo Dreyfus che lo impressiona
profondamente, e lo richiama con forza ai valori ebraici mai dimenticati. Nel 1895 non ha difficoltà
ad accettare l’invito del re Ferdinando di Bulgaria per trasferirsi a Sofia e lasciare la Francia così
avvolta nell’antisemitismo, ma anche la sua permanenza nei Balcani non fu di lunga durata.
Già nel 1903 conosce Herzl e diventa un fervente sionista, tanto che nel famoso congresso del 1905
si fa promotore di una proposta di grande importanza, non solo per i suoi effetti, ma anche per l’idea
da cui trae origine. Schatz è infatti convinto che una nuova patria per il popolo ebraico non poteva
nascere senza una nuova cultura, un nuovo approccio ideale all’arte: in questo senso si rifà a i
concetti cari ad Ahad-Haam, secondo cui l’assimilazione derivava essenzialmente dalla decadenza
culturale del popolo ebraico legata della religione, e li applica al mondo dell’arte.
. Se si vuole costruire un ebreo nuovo, sostiene Schatz, non bisogna soltanto capovolgere la
piramide sociale come diceva Borochov e creare tanti proletari dove invece esistevano tanti
borghesi, ma piuttosto definire dei nuovi punti di riferimento culturali nel nuovo paese per gli ebrei
venuti a popolare il nuovo stato. Non lasciò la sua idea sulla carta, anche se Herzl, pur entusiasta
della proposta, è più preoccupato da aspetti fondamentali ma materiali come la fondazione di una
banca o l’acquisto di terre. Così Schatz lascia la reggia bulgara e si trasferisce nella disagiata
Gerusalemme di allora, dove acquista dei locali e vi fonda l’accademia d’arte. La chiamò non a caso
Bezalel, in onore dell’artista citato tanto spesso nella Torah, creatore (esecutore direttamente la
volontà di Dio) del Tabernacolo e dei relativi arredi. Nell'accademia la lingua usata era l'ebraico, a
segno che anche la lingua, soprattutto la lingua, è un potente unificatore di un popolo
Nel 1906, dunque, si trasferisce in quell'Erez Yisral e fonda la Scuola dArte. Bezalel, che nasce
come una scuola per l'artigianato e per la grafica, è diventato un centro di successo molto
rapidamente. Schatz ha aggiunto un piccolo museo per la scuola, che è stato la base per il Museo di
Bezalel e poi il Museo di Israele . Le mostre delle Bezalel in Europa e negli Stati Uniti organizzati
da Schatz furono la prima occasione in cui i lavori di Eretz Yisrael vennero esposti
all'estero. Durante la prima guerra mondiale, la scuola è stata chiusa dai Turchi, e nonostante la sua
riapertura dopo la guerra, ha subito grandi difficoltà finanziarie.
Certo l’approccio di Schatz all’arte, anche all’arte ebraica era profondamente tradizionalista: a
Bezalel si produceva soprattutto oggettistica, con iconografie diverse, ma con richiami molto forti ai
rimmonim, chanukkiot, bicchieri d’argento etc, prodotti in Europa. Tipica è una sua opera in cui
alcune figure, ammantate nel talled e con il capo coperto, pregano per il defunto Herzl, unico ad
esser vestito in abiti occidentali. Insomma non provò a utilizzare gli ideali ebraici per creare un’arte
diversa e innovativa, e neppure rimase tanto impressionato dalla nuova terra per staccarsi
decisamente dalle immagini e dai paesaggi europei. Ma continuò a combattere per la sua Bezalel,
per il suo centro culturale in Israele, e quando la situazione finanziaria precipitò, si mise a viaggiare
per il mondo per raccogliere offerte per la sua iniziativa, fino a Purim del 1932, quando la morte lo
colpì addirittura a Denver nel Colorado. E dobbiamo ancora ringraziare lui, se Israele è oggi un
luogo di sperimentazione, in cui le difficoltà della vita, le differenze sociali, i contrasti politici, gli
ideali ebraici producono assieme opere d’arte di valore mondiale.
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