Israele
è un paese retto dai giovani, nelle mani dei giovani.
Sono
tutti quei ragazzi e ragazze che a 19 anni appena partono per il loro periodo
di leva (3 anni per i ragazzi e 2 per le ragazze). Chi vuole, volontariamente,
puo’ prolungare questo periodo sino a 5 anni.
Nella
mia ultima visita in Israele ho potuto recarmi al confine con la
Striscia di Gaza ed anche in visita ad una base militare.
E’
sorprendente trovarsi di fronte ad un ragazzino (faccio fatica a scrivere uomo
ma solo per via dell’aspetto) dal faccino imberbe, il fisico adolescenziale che
a 21 anni, mitra a spalla, ti parla dei “suoi uomini” e scopri che lo stesso ha
500 soldati sotto il suo comando.
Le
Forze di Difesa Israeliane (Tzva Hahagana Le Yisrael o Tsahal o IDF) sono di
elevatissimo livello qualitativo addestrativo ed operativo. In caso di
necessità, Tsahal puo’ triplicare le proprie unità in poche ore grazie alla
mobilitazione dei riservisti
A
parte la grande bellezza delle soldatesse, si resta colpiti dalla grande maturità e serietà accompagnate
dalla vitalità tipica dell’età di questi soldati-ragazzi.
Voglia di vivere e di
permettere ai propri concittadini di vivere. Sicuri. Ed è cosi’ che ci sente in
Israele, sicuri. Loro vegliano su tutti.
Prima
dell’università, i giovani israeliani dedicano anni della loro vita al mantenimento
della sicurezza nazionale, e lo fanno con maturità e alta professionalità.
Senza Tsahal (l’esercito appunto) ci sarebbe ancora Israele? Temo francamente di no.
Provoca
un certo effetto vedere giovani donne e uomini passeggiare armati per le vie
della città, di ogni città,è vero, ma
qui, in questa Nazione, è una necessità,
è questione di sopravvivenza e del singolo e dello Stato.
Il
soldato di leva è più che mai il figlio della nazione.
Tsahal è parte
dell’identità nazionale ed ha fatto la nazione. “Mai piu’ Masada cadrà” questo giurano le giovani reclute quale proponimento
di non lasciarsi mai piu’ massacrare da un nemico.
Mai Israele cadrà grazie ai suoi angeli in
divisa.
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