mercoledì 2 aprile 2014

LA VERITA' SUL MOVIMENTO BDS: DIECI MOTIVI PER CUI IL BOICOTTAGGIO DI ISRAELE E' IMMORALE E OSTACOLA LA PACE



Alan Dershowitz, professore presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Harvard, espone i dieci motivi inconfutabili per i quali il movimento BDS è incompatibile con gli attuali sforzi di arrivare a un compromesso di pace:

"Essendo un convinto sostenitore della soluzione a due stati, e un critico delle politiche degli insediamenti israeliani, sono particolarmente sconcertato dagli sforzi di imporre un boicottaggio contro Israele - e solo contro Israele - dato che il movimento che promuove il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni rende più difficile raggiungere una risoluzione pacifica del conflitto mediorientale, che richiede compromessi da ogni parte.

Il movimento BDS è altamente immorale, minaccia il processo di pace e scoraggia i palestinesi ad accettare qualsiasi ragionevole proposta. Ecco perché:

1- Il movimento BDS impone solo agli israeliani l'intera colpa dell'occupazione e della politica degli insediamenti. Rifiuta di riconoscere la realtà storica. In almeno tre occasioni Israele ha offerto di sospendere l'occupazione e in ciascuna di queste tre volte i leader palestinesi, sostenuti dal loro popolo, hanno rifiutato di accettare tali offerte. 
Nel 1967, ho avuto un piccolo ruolo nella preparazione della Risoluzione 242 del Consiglio di sicurezza dell'Onu, che stabiliva la formula per mettere fine all'occupazione in cambio del riconoscimento del diritto di Israele a esistere in pace. Israele aveva accettato la risoluzione, mentre i palestinesi, così come le altre nazioni arabe, si sono riuniti a Khartoum e hanno emesso i famosi "tre no": no alla pace, no al negoziato, no al riconoscimento. 
In quell'occasione non ci fu alcuno sforzo per imporre un boicottaggio nei confronti di coloro che dissero "no". 
Nel 2000-2001, il primo ministro israeliano, il liberale Ehud Barak, assieme al presidente americano Bill Clinton, offrì ai palestinesi lo status di nazione e la fine dell'occupazione. Yasser Arafat rifiutò quest'offerta – un rifiuto che molti leader arabi considerarono un crimine contro il popolo palestinese -.
Nel 2007, il primo ministro israeliano Ehud Olmert offrì ai palestinesi un accordo ancora migliore, un'offerta alla quale però essi non risposero. E anche allora non vi fu alcuna minaccia da parte del movimento BDS contro quelli che avevano rifiutato le offerte di pace. Ora ci sono in atto negoziazioni nelle quali entrambe le parti stanno facendo offerte e imponendo condizioni: in queste circostanze è immorale dare la colpa esclusivamente a Israele, e dirigere il movimento BDS solo contro lo Stato ebraico, che ha per tre volte offerto di interrompere l'occupazione in cambio della pace.

2) L'attuale movimento BDS legittima i palestinesi a rifiutare le soluzioni di pace. Più a lungo i dirigenti palestinesi si opporranno alla pace, più forte diverrà il movimento BDS contro Israele. Quindi perché non aspettare che questo rafforzi le sue posizioni, in modo da non dover scendere a compromessi, abbandonando la pretesa del diritto al ritorno, accettando uno stato demilitarizzato e facendo altre concessioni che sono necessarie per raggiungere la pace, ma che sono troppo difficili da accettare per alcuni palestinesi? Il movimento BDS sta effettivamente rendendo più difficile il raggiungimento di una soluzione pacifica.

3) Il movimento BDS è immorale perché i suoi leader non saranno mai soddisfatti dal tipo di soluzione a due stati che è accettabile per Israele. Molti dei suoi leader infatti, non credono nel concetto di Israele come Stato nazione del popolo ebraico (Omar Barghouti, fondatore del movimento, ha ripetutamente espresso la sua opposizione al diritto dell'esistenza di Israele persino all'interno dei confini del 1967). Alla fin fine quindi, gli esponenti del movimento BDS non si oppongono solo all'occupazione dei territori da parte di Israele e alla sua politica di insediamenti, ma alla sua stessa esistenza.

 
4) Il movimento BDS è immorale perché viola il principio fondante dei diritti umani, cioè "il peggio per primo". Israele è fra le nazioni più libere e democratiche al mondo. E' certamente la nazione più libera e più democratica in tutto il medio oriente. I suoi cittadini arabi godono di più diritti di qualsiasi altro arabo in qualsiasi altra parte del mondo. Lavorano alla Knesset, nel sistema giudiziario, nei servizi esteri, nel mondo dell'istruzione e in quello degli affari. Sono liberi di criticare Israele e di sostenere i suoi nemici. Le università israeliane sono focolai di retorica, patrocinio, persino di insegnamenti anti-israeliani. Israele ha un record superbo per ciò che riguarda i diritti delle donne, i diritti dei gay, la difesa dell'ambiente e altri diritti che a malapena esistono in gran parte del resto del mondo. Inoltre, il modo in cui Israele riesce a evitare feriti fra i civili, mentre combatte nemici che nascondono i loro soldati proprio fra i civili, è senza paragoni nel mondo attuale. La situazione in Cisgiordania è ovviamente diversa a causa dell'occupazione, eppure persino gli arabi di Ramallah, Betlemme e Tulkarm hanno più diritti umani e politici della stragrande maggioranza degli arabi nel mondo d'oggi. Inoltre, chiunque – ebreo, musulmano o cristiano – sia insoddisfatto dalle azioni di Israele può esprimere il suo scontento nei tribunali e sui media, in patria e all'estero. Questa libertà non esiste in nessun paese arabo, e neppure in molti stati non arabi. Eppure Israele è l'unica nazione al mondo attualmente minacciata dal BDS. Quando una sanzione è diretta esclusivamente contro uno stato, che è anche uno stato con uno fra i migliori record in materia di diritti umani, e capita che tale stato sia anche lo stato del popolo ebraico, allora deve essere preso in considerazione qualche sospetto di ipocrisia.

5) Il movimento BDS è immorale perché colpisce le persone sbagliate. Colpirebbe infatti i lavoratori palestinesi che perderebbero il loro lavoro in caso di sanzioni economiche dirette contro le aziende che li impiegano. Colpirebbe gli artisti e le accademie, molti dei quali sono le voci più forti a invocare la pace e la fine delle occupazioni. Colpirebbe coloro che sono malati in tutto il mondo, e che sarebbero invece aiutati dalla sanità israeliana e dalla collaborazione fra gli scienziati israeliani e altri scienziati. Colpirebbe l'industria tecnologica di tutto il mondo, dato che Israele contribuisce in modo enormemente maggiore di altri allo sviluppo delle tecnologie atte al miglioramento della vita.

6) Il movimento BDS è immorale perché incoraggerebbe l'Iran – il maggior finanziatore del terrorismo al mondo – a scatenare i suoi scagnozzi, come Hezbollah e Hamas contro Israele, sperando che in caso di risposta israeliana agli attacchi aerei, la pressione in favore del movimento BDS contro Israele aumenterebbe, così come successe quando Israele rispose alle migliaia di razzi lanciati da Gaza nel 2008- 2009.

7) Il movimento BDS è immorale perché diverge l'attenzione del mondo da quelle che sono ingiustizie molto più gravi, inclusi i genocidi. Concentrandosi in modo sproporzionato su Israele, la comunità a favore dei diritti umani presta un'attenzione sproporzionatamente inferiore alle altre occupazioni, come quelle da parte di Cina, Russia e Turchia, e ad altri disastri umanitari come quelli che stanno avvenendo in Siria.

8) Il movimento BDS è immorale perché promuove false rappresentazioni di Israele, esagera le sue pecche e di conseguenza promuove semplicemente il più vecchio pregiudizio del mondo – quello antisemita – solo in un'altra formula. Non sorprende quindi che il movimento BDS sia promosso su siti internet neonazisti che negano la Shoah, o su altri siti in ogni modo apertamente antisemiti, o che sia promosso da alcuni fra i più famigerati odiatori al mondo, come David Duke.

9) Il movimento BDS è immorale perché riflette e incoraggia un doppio standard di giudizio e di risposta alla violazione dei diritti umani. Domandando di più a Israele, si aspetta di meno dagli altri stati, popoli, culture e religioni, reificando una sorta di razzismo coloniale e di estremismo inverso, che va a colpire le vittime di violazioni dei diritti umani inflitte da altri.

10) Il movimento BDS non raggiungerà mai i suoi scopi. Né il governo israeliano né il popolo israeliano capitoleranno mai ai metodi estorsivi impliciti al BDS. Non prenderanno, e non dovrebbero prendere, decisioni importanti riguardo la sicurezza nazionale e la sicurezza dei loro cittadini sulla base di minacce immorali. Inoltre, se Israele dovesse compromettere la propria sicurezza di fronte a tali minacce, si otterrebbero solo più guerre, più morti e più sofferenze. 

Tutte le persone rispettabili che cercano la pace in Medio Oriente dovrebbero unirsi nell'opposizione del movimento BDS. Usate le vostre voci per pretendere che sia il governo israeliano che l'Autorità palestinese accettino un compromesso di pace che assicuri la sicurezza di Israele e la fattibilità di uno stato palestinese pacifico e democratico. Il modo per raggiungere tale scopo non è attraverso immorali minacce estorsive che fanno più male che bene, è piuttosto attraverso il negoziato, il compromesso e la buona volontà."

(FONTE: Haaretz)

p.s Movimento BDS=  Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni contro Israele

Nessun commento:

Posta un commento